> MAGAZINE > IGIENE E DISINFEZIONE IN AMBIENTE DOMESTICO
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In condizioni normali la pelle rappresenta una barriera naturale all'aggressione dei germi e non richiede altro che un'adeguata igiene, senza eccessi: lavaggi troppo frequenti infatti indeboliscono le difese naturali.
In caso di ferite, escoriazioni o tagli, questa capacità di protezione può però venire meno e i microrganismi presenti sulla pelle o portati dall'esterno possono dare origine a infezioni. Per prevenire le infezioni, le lesioni vanno lavate e/o disinfettate. In questo modo se ne facilita anche la guarigione. | |
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La prima cosa da fare è un buon lavaggio con acqua corrente. Questo intervento è sufficiente nel caso di lesioni molto piccole, che si rimargineranno rapidamente da sole senza dare alcun problema. Se invece la ferita è più estesa, o se la parte lesa è sporca o potenzialmente infetta, bisogna ricorrere anche a un antisettico, o come si dice comunemente a un disinfettante (più correttamente, si dovrebbe parlare di disinfezione quando ci si riferisce alla distruzione di microrganismi potenzialmente portatori di malattie presenti su oggetti inanimati e di antisepsi quando ci si riferisce a procedure germicide nell'uomo).
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Disinfettanti e antisettici
Tra i tanti prodotti in commercio sono da preferire i preparati a base di cloro (come l'Amuchina) o di povidone-iodio (per esempio, Betadine). Per l'impiego su ferite sporche è particolarmente indicata l'acqua ossigenata, soprattutto per l'azione meccanica di pulizia esercitata grazie allo sviluppo di ossigeno gassoso (la schiumina bianca) con cui riesce a eliminare polvere e terriccio in profondità. Si ricordi tuttavia che, se non è conservata in recipienti ben chiusi, in ambiente fresco e buio, l'acqua ossigenata perde rapidamente di efficacia. Le confezioni perciò vanno rinnovate spesso.
Gli antisettici contenenti ammonici quaternari (come Citrosil e Bialcol) andrebbero utilizzati preferibilmente in confezione monodose, tipo fazzoletti medicati o spray. Le soluzioni acquose vanno impiegate solo se si ha la certezza che si tratta di confezioni recenti: dopo l'apertura e ripetuti prelievi si inquinano facilmente. Per questo è meglio acquistare sempre le confezioni più piccole. | |
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L'alcol denaturato oggi non trova più posto tra i disinfettanti: è troppo irritante sulle ferite (il bruciore non è affatto segno della sua efficacia disinfettante ma bensì dell'irritazione dei tessuti) e non dà garanzie per la sicurezza d'uso. Può però essere impiegato per detergere e sgrassare la pelle prima di un'iniezione, pratica peraltro non strettamente necessaria dal momento che la carica microbica normalmente presente sulla pelle non è tale da costituire un pericolo reale: è dimostrato infatti che fare un'iniezione senza aver preparato la pelle non provoca reazioni locali né generali dell'organismo.Le siringhe sterili monouso, del tipo usa e getta, sono ormai diffusissime. Chi fosse tuttavia rimasto ''affezionato'' alla tradizionale siringa in vetro e ai relativi aghi, deve ricordarsi, prima di ogni riutilizzo, di farli bollire in acqua distillata per 15-30 minuti utilizzando le apposite vaschette di acciaio. Questo consente, se non una sterilizzazione certa, un buon margine di sicurezza. |
Se la ferita è profonda (più di 1 cm), sporca, ha più di 6 ore, in particolare se è stata provocata da chiodi, attrezzi da giardinaggio, strumenti acuminati non puliti, il rischio di contrarre il tetano è reale soprattutto per le persone oltre i 50 anni che non hanno un livello adeguato di anticorpi nel sangue. In questi casi è indispensabile rivolgersi al più vicino pronto soccorso.
L'impiego dei disinfettanti nelle ustioni e nelle ulcere da decubito verrà affrontato nelle rispettive schede informative. |
La Redazione Scientifica di Saninforma è inserita nell'ambito del Servizio di Informazione e Documentazione Scientifica (SIDS), un centro di informazione sul farmaco, attivo fin dal 1975, a disposizione di medici, farmacisti e cittadini, che ha l'obiettivo di promuovere e diffondere un'informazione indipendente e di buona qualità sui farmaci e sulle terapie. La redazione scientifica di Saninforma, avvalendosi dell'ampia dotazione bibliografica del servizio, realizza gli articoli presenti nella Biblioteca della Salute. Gli articoli intendono fornire informazioni corrette, aggiornate e documentate in base alle evidenze attualmente disponibili. I temi trattati ricadono nell'area tradizionalmente coperta dall'intervento e dal consiglio del farmacista e sono quelli che possono interessare il maggior numero di persone. L'informazione mira a privilegiare gli aspetti preventivi e i metodi di trattamento non farmacologici e ad incentivare corrette abitudini di vita.
Dr.ssa Laura Silingardi
farmacista
Coordinamento tecnico-scientifico sito Saninforma
Dr.ssa Daniela Zanfi
farmacista
Coordinamento scientifico sito Informazioni sui farmaci
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