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Cosa sono
La dermatite seborroica è una infiammazione caratterizzata da piccole lesioni squamose soprattutto lungo il contorno del capillizio, dietro alle orecchie e nel canale uditivo. A volte ne sono colpite anche le sopracciglia e i peli sul petto. La formazione di squame untuose è il risultato di una accelerata moltiplicazione delle cellule della pelle, unita ad una elevata attività delle ghiandole sebacee. Alla rimozione delle squamette, la pelle sottostante appare arrossata e umida.
La forfora (detta anche pytiriasi del capo per la sua localizzazione) nelle sue forme più gravi è una condizione difficilmente distinguibile dalla dermatite seborroica tanto che spesso le due condizioni vengono ritenute un unico problema. Un aspetto distintivo può essere la componente infiammatoria, generalmente assente nel caso della semplice forfora. La forfora è molto rara nei bambini, diviene via via più frequente col passare dell'età, interessando maschi e femmine allo stesso modo, raggiunge il massimo della frequenza nella seconda decade di vita dopo di che diminuisce. Oltre all'innegabile problema estetico, può causare prurito ma non ha nulla a che vedere con la caduta dei capelli.
Perchè si manifestano
Tutte le cellule della pelle sono normalmente eliminate attraverso un processo continuo e quasi impercettibile. Nel caso della dermatite seborroica e della forfora le cellule si sfaldano più velocemente unite in squame ben visibili.
I fattori che ne determinano l'insorgenza sono molti e diversi; fra questi, fattori genetici, nervosi e alterazioni della composizione e della quantità di sebo. Anche malattie neurologiche come il morbo di Parkinson, l'epilessia e la paralisi del nervo facciale possono indurre o aggravare queste condizioni. È stata dimostrata inoltre una correlazione con la presenza di un microrganismo, il Pytirosporum ovale. Questo fungo della famiglia dei lieviti, che vive normalmente sul nostro corpo, nutrendosi delle sostanze grasse del cuoio capelluto, si sviluppa in modo eccessivo arrivando a costituire il 75% della forfora e provocando i ben noti fenomeni irritativi.
Quali sono i possibili trattamenti
Il ketoconazolo (Nizoral Scalp Fluid), un farmaco usato da molti anni nella terapia delle infezioni da funghi, ha rappresentato un vero passo avanti nel trattamento di queste codizioni. La sua azione sulla forfora fu scoperta per caso osservando il miglioramento in pazienti che venivano trattati per altre infezioni. Il farmaco inibisce la sintesi di una sostanza indispensabile al fungo per formare la sua parete cellulare, compromettendone così la crescita e la sopravvivenza. Applicato localmente in lozione al 2% consente una rapida eliminazione del Pytirosporum e l'attenuazione dei sintomi, senza essere assorbito in modo significativo il che consente una buona sicurezza nell'uso. Infatti normalmente il ketoconazolo non comporta problemi di tollerabilità locale né rischi di sensibilizzazione. Deve essere applicato due volte alla settimana per un periodo di 2-4 settimane, lasciandolo a contatto con i capelli per 5-10 minuti. Successivamente, una applicazione ogni 7-14 giorni sembra in grado prevenire la ricomparsa del problema ma l'applicazione a lungo termine può dar luogo a fenomeni irritativi. Si hanno risultati migliori nei maschi che nelle femmine, probabilmente perché il minor numero di capelli dei primi consente un miglior contatto con la cute. Se si sono utilizzati corticosteroidi topici è bene lasciare passare due settimane prima di procedere al trattamento delle stesse aree con ketoconazolo.
Il solfuro di selenio (es. Selsun Blu Shampoo) riduce la velocità di ricambio delle cellule dello strato superficiale della pelle. Svolge anche un'azione fungicida che lo rende efficace ma dà risultati meno duraturi rispetto al ketoconazolo. Può causare reazioni allergiche e decolorare i capelli e lasciare il cuoio capelluto oleoso. I capelli vanno risciacquati molto bene dopo ogni applicazione.
Lo zinco piritione (es. Znp Shampoo, Sde Zinc Shampoo), utilizzato una volta alla settimana, ha dimostrato di ridurre la forfora ma anche dopo un trattamento prolungato non si ha una completa risoluzione dei sintomi. Zinco piritione e solfuro di selenio non devono essere applicati in caso di abrasioni o lacerazioni della pelle e non devono venire a contatto con gli occhi.
Zolfo (es. Silky Shampoo) e catrame (es. Sde Tar Shampoo, Tarmed Shampoo) hanno una azione antifungina molto bassa e sono scarsamente efficaci.
Nella dermatite seborroica possono essere utili i corticosteroidi (es. Ecoval Scalp Fluid): hanno una efficacia comparabile a quella del ketoconazolo ma non grazie ad una attività antifungina bensì per la loro azione antinfiammatoria. Alla sospensione del trattamento il problema si ripresenta rapidamente in una elevata percentuale di casi. Il solo controllo dell'infiammazione non risulta quindi importante quanto la soppressione del Pytirosporum ovale. Se usati per molto tempo i corticosteroidi possono dare effetti indesiderati.
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