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Le cause

La respirazione avviene fisiologicamente attraverso il naso. Si russa quando l'aria inspirata non riesce a passare agevolmente attraverso naso e gola. Dormendo, infatti, il tessuto molle che riveste l'orofaringe si rilassa provocandone il restringimento che ostacola il passaggio dell'aria. La vibrazione dei tessuti al passaggio forzato dell'aria è responsabile del tipico rumore. In caso di congestione nasale (ad es. per una rinite allergica o un raffreddore) il russamento può essere determinato da un ostacolo al flusso dell'aria attraverso le cavità nasali o dalla respirazione attraverso la bocca, attuata per compensare la congestione nasale, che aumenta la turbolenza dell'aria inspirata. Il russamento è destinato a scomparire alla risoluzione del problema. L'ingrossamento di tonsille e adenoidi, così come alcuni difetti anatomici (es. deviazione del setto nasale, una morfologia particolare dell'ugula, tessuto molle particolarmente spesso e rilassato) possono rappresentare ulteriori cause di roncopatia, in questo caso tuttavia, persistenti.

Fattori predisponenti

 
1. L'obesità aumenta la probabilità di russare, in modo particolare negli uomini in cui il grasso in eccesso si deposita attorno al collo, creando una ostruzione al flusso dell'aria.
2. L'età avanzata comporta un aumento della frequenza del fenomeno sia negli uomini che nelle donne, soprattutto per la perdita di tono dei muscoli e di elasticità della pelle.
3. Il consumo di alcool, così come l'uso di alcuni farmaci ad azione sedativa, causano un rilassamento muscolare che intensifica il russamento.
4. La retrognazia, cioè la presenza di un mento piccolo e spostato all'indietro, induce la lingua a scivolare all'indietro verso la gola durante il sonno, creando un ostacolo al flusso dell'aria.

Cosa fare?

Esistono alcuni accorgimenti che possono contribuire ad attenuare il russamento nelle persone che ne soffrono in modo leggero ed occasionale e che godono comunque di un sonno riposante.
In particolare:
 
- chi è in sovrappeso dovrebbe cercare di dimagrire;
- è utile limitare il consumo di alcool soprattutto nelle ore serali e consumare una cena leggera evitando abbuffate o cibi difficilmente digeribili;
- evitare di dormire supini sforzandosi di coricarsi su un fianco e riposare tenendo la testa sollevata mediante l'utilizzo di più cuscini può essere utile per ridurre l'ostruzione delle vie aeree durante il sonno;
- l'impiego limitato nel tempo di decongestionanti può essere utile nelle persone che russano a causa della congestione delle vie aeree da raffreddamento o da allergiche.
 
Accanto a questi provvedimenti comportamentali, sono disponibili in commercio alcuni prodotti (spray) e dispositivi (cerotti) che vantano la capacità di aiutare a "respirare meglio riducendo il problema del russare e migliorando la qualità del sonno". I cerotti nasali sono costituiti da due strisce di materiale plastico semirigido unite da adesivo ipoallergenico e svolgono unicamente una funzione meccanica in quanto, una volta applicati sul naso, esercitano un'azione dilatatrice sulle narici e ne impediscono l'avvicinamento. Possono essere utili nelle persone che soffrono di russamento transitorio legato ad esempio ad una congestione nasale. Nei casi in cui si verifica una ostruzione nasale lieve infatti, l'uso dei cerotti sembra in grado di indurre, se pur in modo del tutto soggettivo, un miglioramento sia della congestione che del russamento. Risultano invece inefficaci quando la roncopatia è legata a problemi di natura anatomica (es. deviazione del setto) o nelle forme croniche associate a fenomeni di apnea (interruzione transitoria del respiro) durante il sonno. Gli spray destinati a risolvere il problema del russamento contengono oli essenziali e vanno spruzzati direttamente in gola (es. Snoreeze, Breathe Right spray) inclinando leggermente la testa all'indietro o nelle narici (es. Ronfnyl spray) inspirando profondamente. Gli oli essenziali provocherebbero un aumento del tono dei tessuti molli dell'orofaringe in grado di ridurre il russamento. Per il momento non esistono, tuttavia, evidenze di una loro effettiva capacità di offrire un reale beneficio a chi soffre di questo problema.

Quando rivolgersi al medico

In caso di roncopatia cronica che causa disturbi del sonno (sonno non ristoratore contraddistinto da frequenti risvegli e apnee) è consigliabile rivolgersi al medico.